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martedì 14 maggio 2013

Memorie di una geisha


                                    La geisha è un'artista del mondo che fluttua.



Recentemente ho visto "Memorie di una geisha" ,film del 2005 diretto da Rob Marshall, tratto dal romanzo di Arthur Golden, e prodotto dalla Amblin Entertainmente di Seteven Spielberg. (Lo specifico per sottolineare che non si tratta di un film giapponese, sicchè il mondo orientale è filtrato attraverso lo sguardo di quello occidentale)

Sono rimasta letteralmente incantata dall'aura romantica e misteriosa che aleggia intorno alla figura delle geishe. Davanti allo schermo lo sguardo rimaneva ammaliato alla vista del volto candido, dei boccioli rossi che fiorivano sulla bocca delle geishe,dalla raffinatezza ed eleganza dei gesti,fluttuanti e delicati.



La voce fuori campo della protagonista, Sayuri,con tono pacato,quasi antico, e ormai stanco immette subito in un fitto mondo di tradizioni, di immagini,di colori lontani dai nostri. E' lei infatti a raccontare la propria vicenda.
Splendida l'attrice, sebbene sia cinese e non giapponese,ma dai tratti delicati;i suoi occhi sono acqua profonda,le  labbra strette e gentili, i capelli neri e lucenti. Non si può che rimanere incantati difronte a tale bellezza. Appartenente al mondo delle geishe, mondo la cui sopravvivenza è garantita dalla propria segretezza, Sayuri va incontro al proprio destino.
Ma in questo caso a nulla vale la massima  "homo faber fortunae suae", non è per una geisha desiderare, non è per una geisha provare sentimenti. Dietro al velo delle danze, delle arti, dei rituali,per queste donne c'è solo un cuore che urla silenziosamente "Io voglio una vita che sia mia!!".



Nel mondo occidentale l'immagine della geisha viene spesso associata ad una prostituta, ad una donna che vende i favori del proprio corpo. Ma la geisha è un'artista del mondo che fluttua, vende la propria abilità ed eleganza; le geishe sono opere d'arte in movimento, capaci di creare un mondo costituito solo di bellezza.

Eppure possono i desideri taciuti, i sogni mai realizzati e i sentimenti coltivati segretamente con tanto ardore svanire e rimanere per sempre irrealizzati?

Sayuri era come l'acqua. L'acqua si scava la strada attraverso la pietra, e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco.


3 commenti:

  1. io ho letto sia il libro che visto il film...il libro è stupendo!

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    1. Ho letto che il film rispetta molto il romanzo,è così?!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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