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venerdì 17 maggio 2013

Lettera d'amore,Sylvia Plath.

                      Il contenuto di questo post nasce da un evento un pò stupido e frivolo :D
Avevo appena visto qualche giorno fa che la rivista americana People aveva proclamato Gwyneth Paltrow come donna più bella del mondo. Articolo che ha creato molti dissensi nella popolazione femminile e che invece mi ha trovata d'accordo. Al momento ho infatti ritenuto la Paltrow una donna molto fine ed elegante, poichè l'ho subito associata ai film "Emma" (adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Jane Austen), "Shakespeare in love" (ispirato alla vita del drammaturgo e poeta) e "Sylvia". Quest'ultimo film è ispirato alla storia d'amore realmente avvenuta tra la poetessa americana Sylvia Plath e suo marito Ted Hughes.


G.Paltrow in una scena del film "Sylvia"



Avevo messo un pò nel dimenticatoio la scrittrice, e difatti il film lo vidi un paio di anni fa, sicchè, sono andata a rileggermi alcune delle sue poesie, intimamente confessionali, che avevo scritto e messo da parte.
Ce ne è una in particolar modo che adoro, e che, non so perchè ho riletto più di una volta, anche se la ricordavo perfettamente:"Lettera d'amore".

Sylvia Plath.


Sylvia scrive di un amore che ti spinge a rivolgere l'occhio di nuovo verso il cielo.

Questo è un amore salvifico, uno di quelli che non sempre si incontra nella propria vita.

Ne ho viste alcune persone che sono state salvate da un amore di questo tipo, 
e ne ho un esempio ogni giorno: i miei genitori rappresentano una forza l'un per l'altro,soprattutto nei momenti più bui della loro vita. Questo mi ha sempre ispirato fede e fiducia nelle persone,
o meglio in quella persona che ti spinge ad amarla, e che ti ama.

Tuttavia,soprattutto negli ultimi anni, sono sempre stata un pò restia nell'affidare la mia salvezza a qualcun altro, ed ho cercato  in me stessa la forza per cambiare quello che non andava e superare i momenti più tristi. Sinceramente? Diffido un pò delle persone che riescono a cambiare così sensibilimente i propri umori e la propria vita in base a qualcuno.

Con questo non voglio dire che non credo in ciò che la poetessa scrive, l'amore è sempre un dono salvifico...ma,ad esempio,a Sylvia non è bastato...




Lettera d'amore

Non è facile dire il cambiamento che operasti.
Se adesso sono viva, allora ero morta
anche se, come una pietra, non me ne curavo
e me ne stavo dov'ero per abitudine.
Tu non ti limitasti a spingermi un po' col piede, no-
e lasciare che rivolgessi il mio piccolo occhio nudo
di nuovo verso il cielo, senza speranza, è ovvio,
di comprendere l'azzurro, o le stelle.
Non fu questo. Diciamo che ho dormito: un serpente
mascherato da sasso nero tra i sassi neri
nel bianco iato dell'inverno-
come i miei vicini, senza trarre alcun piacere
dai milioni di guance perfettamente cesellate
che si posavano a ogni istante per sciogliere
la mia guancia di basalto. Si mutavano in lacrime,
angeli piangenti su nature spente,
Ma non mi convincevano. Quelle lacrime gelavano.
Ogni testa morta aveva una visiera di ghiaccio.
E io continuavo a dormire come un dito ripiegato.
La prima cosa che vidi fu l'aria, aria trasparente,
e le gocce prigioniere che si levavano in rugiada
limpide come spiriti. Tutt'intorno giacevano molte
pietre stolide e inespressive,
Io guardavo e non capivo.
Con un brillio di scaglie di mica, mi svolsi
per riversarmi fuori come un liquido
tra le zampe d'uccello e gli steli delle piante
Non m'ingannai. Ti riconobbi all'istante.
Albero e pietra scintillavano, senz’ombra.
La mia breve lunghezza diventò lucente come vetro.
Cominciai a germogliare come un rametto di marzo:
un braccio e una gamba, un braccio, una gamba.
Da pietra a nuvola, e così salii in lato.
Ora assomiglio a una specie di dio
e fluttuo per l’aria nella mia veste d'anima
pura come una lastra di ghiaccio. E' un dono.



Sylvia Plath nasce a Boston nel 1932. E' conosciuta principalmente per le sue poesie, ha anche scritto il romanzo semi-autobiografico "La campana di vetro". Soffrì durante tutta la sua vita per una grave forma di depressione ricorrente. Nel 1950,il penultimo anno di collage, fece il primo tentativo di suicidio. Conobbe poi a Cambridge il poeta inglese Ted Hughes, con il quale nel '56 si sposò, e da cui ebbe due figli. Ma poco dopo la nascita del loro secondo figlio i due si separarono a causa di una relazione extraconiugale del marito. Nel 1963 Sylvia Plath si tolse la vita. 



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