Temevi di
non averne più, di tempo. Il tuo corpo ha avuto un blackout. E invece nel tempo
che è passato, ci sono stati così grandi avvenimenti, che ti hanno cambiata. Che
hanno cambiato la tua vita. Sei un’anima assiderata. E trascorri la notte a
cercare meteore del cielo attraverso una finestra. Misuri i battiti cardiaci. E
sono fottutamente alti. Forse tengono a debita distanza nuovi rapporti.
Disinneschi ogni giorno le ansie.
Hai fede. E
ringrazi. Apri lo scrigno dei sentimenti, prendono forma su un foglio. E in
forma di poesia, tu ti liberi di loro. Valuti le cose speciali della tua vita.
Le persone che ti amano sono quelle che ti sono state accanto in questo tempo
ambiguo e catastrofico. E quelle che lo sono state, anche da lontano. E sono quelle
cui ogni giorno va il tuo amore e il tuo rispetto. Ti emozioni per i colori autunnali
che finalmente percepisci, anche se solo dietro ad un vetro. Hai paura delle
bombole d’ossigeno. Pensi sia sempre bello usare il verbo al plurale. Ma non
uno schifo di plurale. Ridi ancora come prima, anzi lo farai ancora più di prima.Ti chiedi se hai ancora vene che pulsano. Hai sempre dei
sogni ricorrenti. Se hai gli occhi lucidi dici che è per la congiuntivite.E batti i pugni tra le lenzuola. Ti porterai sempre i valori con i quali sei cresciuta dentro. Ed è in base a quelli che da oggi sceglierai. Ed infine, su tutto quello che è successo, di giorno, tu ci ridi anche su. Di notte, i tuoi incubi li conosci solo tu.
L’oltremare dei tuoi pensieri non li condividi, perché si è alzato il livello della paura.